Spinning pesante in acque correnti lente
La tecnica di spinning pesante è molto interessante e richiede particolari attenzioni da dedicare all'attrezzatura che deve essere di ottima qualità (che non significa che deve costare uno stipendio intero, ma che va scelta e curata con oculatezza) dal momento che andremo ad insidiare i predatori più grossi e potenti delle acque dolci.
Le canne dovranno essere delle due pezzi con azione abbastanza rigida sui 10-13 piedi. Canne potenti che ci permettano di lanciare artificiali importanti e di combattere con successo contro predatori di stazza notevole. La marca non è fondamentale, basta che sia un attrezzo funzionale e robusto.
Come mulinelli, io uso un 4000 della Daiwa, molto efficiente ed acquistato ad un prezzo non esorbitante. A volte nei negozietti di pesca si trovsno delle buone offerte...approfittatene! Così da avere già a disposizione quello che vi serve quando vi serve. Altrimenti potete indirizzarvi verso negozi come la Decathlon dove potete trovare qualcosa di carino senza pretendere troppo, ma anche senza svenarvi.
La cura del mulinello che utilizzate è fondamentale, come in tutte le pesche e a maggior ragione nello spinning pesante. Olio lubrificante e pulizia dell'attrezzo sempre e comunque alla fine di ogni battuta.
Se siete amanti dell'attrezzatura da casting, lo spinning pesante è l'ideale per utilizzare questa attrezzatura. Lanciare artificiali pesanti è pane per il mulinello a bobina rotante che ci viene incontro anche con la lotta contro pesci importanti.
Io comunque utilizzo un mulo a bobina fissa senza problemi.
Come fili io opto quasi sempre per il trecciato dello 0,18 - 0,20 fino allo 0,25 per il siluro. Imbobinate sempre il trecciato facendolo scorrere su di una pezza imbevuta di olio lubrificante (lo stesso che usate per il mulo va benissimo) per ridurre al minimo il rischio delle parrucche.
Se insidiate il luccio ricordatevi sempre il cavetto d'acciaio legato come terminalino prima dell'artificiale. E' in vendita a prezzi bassissimi ed è fondamentale per non perdere le vostre prede. Lasciare nella bocca di un luccio un grosso ondulante non è solo un danno per le vostre tasche, ma soprattutto un danno per l'animale che va sempre rilasciato con la massima cura dopo la cattura (per poterlo catturare un domani ancora più grosso!). Senza il cavetto quasi sicuramente taglierà il filo con i denti lasciando la povera bestia costretta ad andarsene in giro con un piercing da 20 e più grammi piantato in bocca!
Quindi, cavetto d'acciaio, che è già dotato di girella e moschettone assicurato col nostro caro vecchio nodo palomar al trecciato (vedere lo spinning leggero in torrente per le istruzioni per effettuare un palomar).
Ecco i cavetti d'acciaio. Li vendono in pacchettini di lunghezza variabile...usateli sempre!
Per quanto riguarda gli artificiali, optiamo prevalentewmente per grossi minnow di misure importanti (anche sui 20 cm) durante l'inverno e rotanti del 4 o 5 in estate. Anche swimbait in gomma di grosse dimensioni danno buoni risultati.
Come sempre cercate di andare in caccia col vostro artificiale in prossimità di ostacoli, pietre sommerse, ceppi, alghe...insomma fate correre la vostra esca dove è più probabile che il predatore si nasconda.
Particolare attenzione per il siluro. Il glanis sosta perlopiù in profondità e limita la caccia a periodi ben precisi della giornata e a condizione meteoreologiche particolari. Le ore serali, la bassa pressione e il cielo velato sono le condizioni migliori per insidiare il grosso predatore.
Attrezzi fondamentali sono anche il guadino, il boma (mettere le mani in bocca ad un luccio non è mai una buona idea), un paio di guanti e una pinza per rimouovere gli artificiali dalle dentute bocche dei nostri predatori.
Ed ora...buona pesca!!!!