Eccomi qua...

Sono Alessandro Fioroni nato ad Erba, in provincia di Como, nel lontanissimo (sigh!) 21 febbraio 1979 e cresciuto ad Asso, il paese che da il nome alla Valassina dove scorre l'alto Lambro. Sarà stato il fatto che vivere in un paese di campagna dove da ragazzino la cosa più bella era vivere all'aperto, ma fin da bambino ho subito adorato la pesca. Alla tenera età di sei anni mio padre decise, che sia benedetto, di portarmi a pesca sul fiume Lambro, che scorreva a cento metri in linea d'aria dalla casa dove vivevo da bambino. Non vi dico l'emozione! Tutta la settimana in fremente attesa della tanto agognata domenica!

Con mio padre che a stento mi tratteneva, siamo scesi sulla sponda e ci siamo incamminati lungo il corso d'acqua per raggiungere una pozza abbastanza grande dove mi sono ritrovato una canna in vetroresina in mano con il filo già in acqua ad aspettare che qualcosa abboccasse. Ed abboccò. Prima che potesse prendere qualcosa mio padre che pescava da anni, avevo già preso qualcosa io. Ero emozionatissimo! Ora come ora immagino quella fario un essere gigantesco anche se, molto probabilmente, a stento raggiungeva la misura, ma agli occhi di un bambino neofita giocano brutti scherzi e lasciano memorie quanto mai ingigantite.

 

Ecco qui la mitica cascata del Ponte Oscuro sul Lambro, dove ho fatto la mia prima cattura 30 anni fa!

 

Fu così che iniziò la mia pseudo-carriera di pescatore. Innamorato del fiume dove sono cresciuto e che vedo anno dopo anno morire sotto i colpi dell'inquinamento, della siccità e dell'ignoranza umana (soprattutto).

Da quel giorno ho battuto le acuqe sotto casa in modo quasi ossessivo arrivando a conoscere persino dove andava a dormire ogni trota e ogni vairone del Lambro. Sperimentavo, testavo, provavo esche e modificavo canne, con risultati altalenanti...ma con un divertimentocostante ed indescrivibile! Quante battute di pesca con il mio più caro amico d'infanzia! Laggiù, sotto il ponte dei Gobbini o al famigerato "Zoc dela Balerina" ancora ci sono i nostri ami e i nostri piombini incagliati sul fondo, arrotolati a un rovo...o in bocca a qualche pesce troppo forte per i nostri modesti fili!

 

Ecco a voi il Ponte dei Gobbini ad Asso dove andavo a pescare tutti i santi giorni!

 

Oggi vivo a Molteno (LC), ma appena posso (e la portata del fiume lo consente) ritorno in quei luoghi che mi hanno dato tante soddisfazioni.

Adoro lo spinning, in particolar modo il bass fishing (da riva perchè i soldi per una barca manco a dirlo non ci sono....), la pesca al tocco e, più saltuariamente, quella a fondo...insomma dove c'è uno specchio d'acqua, un rigagnolo o una pozza, quando le addocchio in macchina con mia moglie allungo il collo per verificarne la pescabilità...così a spanne...e dentro di me già programmo la prossima uscita, con la stessa impazienza di quando ero bambino.

E' proprio quello che rende la pesca così straordinaria secondo me...il fatto di poter recuperare la spensieratezza di quando si era bambini, di sentirsi immersi nella natura...la sfida al pesce...il successo...il fallimento. Non importa se a una pesca sportiva o su un fiume del Trentino...niente è così emozionante come vedere il sole riflettersi sulla livrea di un pesce appena allamato!