Nostalgia canaglia - battuta di pesca sul fiume

29.07.2012 09:16

Ieri ho iniziato a scrivere sul sito e mi è venuta una nostalgia incredibile nonchè un desiderio altrettanto impellente di farmi una bella pescata nelle acque dove sono cresciuto come pescatore.

Ieri pomeriggio ho quindi trascinato mia moglie in un negozio di pesca dove ho acquistato il necessario/mancante per la battuta del giorno dopo e, una volta a casa, ho preparato una bella scatoletta a scompartimenti piena zeppa di rotanti e rotantini (dallo 0 al 2 - principalmente mepps e martin) e un paio di minnow di 4 cm affondanti che imitano il vairone.

Alle 5:20 di questa mattina suona la sveglia...finalmente! Caffè, mi vesto e porto il materiale in macchina. Borsa, canna da spinning leggero, mulinello con trecciatino dello 0,12 che potrebbe salpare un siluro (lo uso specialmente perchè in torrente è facile lanciare su rami o agganciare sassi sul fondo...e i cucchiaini costano!) e via verso Asso!

Arrivo al ponticello della mia infanzia alle 5:45. Scendo le scalette e torno indietro nel tempo di 20 anni. Beninteso, sono solo alcuni mesi che non ci torno, ma l'aver descritto ieri sul sito la mia infanzia qui ha dipinto la battuta di stamattina di un nonsocchè di mistico.

 

 Ecco il mio caro Lambro questa matina alle 5:45...

 

Il fiume è cambiato. Non solo l'acqua è poca, nonostante le pioggie di questi ultimi giorni, ma gli arbusti ormai crescono senza controllo insieme a strane erbe acquatiche che non avevo mai visto. Faccio finta di niente e monto la mia due pezzi da 2,10m. Aggancio un rotante a paletta larga n°1 e inizio a farlo passare attraverso le correntine stando ben attento a non fare troppo rumore per non disturbare i pesci, data la magra del fiume.

Subito sento una toccata di una troterella attirata dl mio artificiale. Cammino verso monte e quasi ad ogni lancio sento dei timidi tentativi di attacco da parte di alcuni pesci senza però allamarne alcuno.

Giungo alla prima pozza più grande circa 100 metri a nord del ponte dove sono sceso. E' sempre stato uno spot interessante, dove la corrente a destra si allarga lasciando dell'acqua più tranquilla a sinistra.

 

 Il Zoc dei Sironi. Primo spot affrontato oggi con successo.

 

Lancio il rotantino sulla sinistra e subito catturo un pesce! La lotta è breve ma serrata. Nonostante le dimensioni ridotte sono animali autoctoni e selvaggi, abituati alla corrente e molto combattivi, nonchè di altissima qualità. Insomma...dei perfetti esemplari di trota fario. Rilascio immediatamente dopo aver scattato la foto e ricomincio a macinare.

Mi avvicino ancora un po' all'acqua, ma sempre mantenendo un profilo basso. Mando il cucchiaino in corrente e delicatamente recupero. Dopo pochi istanti un altra trota abbocca. Sempre di modeste dimensioni, ma veramente un pesce bellissimo. Scatto e rilascio e proseguo oltre. Che divertimento! Nonostante le taglie non eccessive il Lambro da ancora delle ottime emozioni!

 Ecco le due troterelle allamate, fotografate e rilasciate con cura anche grazie agli ardiglioni schiacciati. Sono una meraviglia!

 

Proseguo oltre e non vedo l'ora di raggiungere lo spot successivo.

Dopo il ponte dell'Istituto Nino Levi, faccio una curva inerpicandomi sui sassi ed eccolo là: il tratto di fiume che più mi ha sempre dato più soddisfazioni: quello in cui si trovano i mitici Zoc del Merlo e Zoc della Ballerina. A suo tempo bisognava attraversare un piccolo boschetto per raggiungere il primo spot, poi la sponda è stata disboscata ed è più agevole arivare sul punto ideale per pescare.

 

 Ecco il mitico Zoc del Merlo!

 

Mi chino in mezzo all'erba per evitare di dare nell'occhio e lancio il mio rotante a sinistra della corrente. Lo lascio correre a valle e una volta che, recuperando lentamente, arrivo nel vivo della corrente, riprendo il recupero in modo più deciso...ed eccola! Al primo lancio! Un'altra combattivissima troterella non resiste al mio piccolo cucchiaino! Un colpo deciso, senza timore. Abboccate del genere significano che il pesce è tranquillo, non disturbato dalla mia presenza.

 

 Le stupende macchioline rosse lungo la livrea di questa piccola fario selvaggia. Notate anche le piccole machiline rosse sulla pinna dorsale!

 

Rilascio la fario e cambio artificiale. Aggancio alla girella un Panther Martin n°5 sperando di incuriosire qualche trota di taglia, ma dopo alcuni lanci infruttuosi decido di spostarmi. Generalmente, quando l'acqua è così poca, raramente si riescono ad effettuare più di un paio di catture per spot. E' facile disturbare l'attività dei pesci in queste condizioni.

Mi muovo verso monte alla volta della pozza successiva. In situazione di caldo meno intenso e di un maggior quantitativo di acqua, il Zoc della Ballerina è, a parer mio, uno dei siti più pescosi dell'alto Lambro. Nella sezione Tecniche tratterò le mie opinioni sullo spinning leggero su torrente ed è fondamentale la portata d'acqua del fiume per un buon risultato.

 

 Ecco come si presenta probabilmente il posto più pescoso dell'alto Lambro.

 

Nonappena arrivo a tiro di lenza mi accorgo ancor di più quanto l'acqua sia cristallina. Devo stare attento a non farmi scorgere. Caratteritica importante di questa pozza è che in periodi di siccità la parte a valle si riempie di ciottoli e ramoscelli bloccando in parte il deflusso dell'acqua. In questo modo il livello resta sempre abbastanza alto anche se di carattere quasi stagnante. Aspetto positivo e negativo allo stesso tempo. Basta quindi avere l'accortezza di cercare le prede durante le ore più fresche e il più possibile in prossimità della corente in alto a destra. L'acqua però è quasi sempre molto chiara quindi il lancio da lontano è fondamentale.

Rimango col Martin e al primo lancio sento un forte scossone. La canna si piega...un fremito...e un bella slamata! Proprio l'unico bel pesce della giornata! Lo vedo guizzare via con un bel riflesso dorato. Di sicuro sopra i 30 centimetri...pazienza...(ero incazzato come una bestia!). Ad ogni modo preferisco cambiare subito il cucchiaino con uno più piccolo. Difficilmente in questo periodo caldo due pesci di taglia si trovano nello stesso spot quindi inizio a sondare la correntina e l'acqua un po' più ferma a sinistra. Catturo altre tre troterelle sui 22 centimetri. Stupende! Stupendo spot! Peccato per la mammona!!

 

 Ecco due delle catture effettuate alla Ballerina. Notate quanto l'esemplare a sinistra sia più chiaro di quello a destra. Le trote che vivono in corrente tendono ad essere un po più scure...ho notato.

 

Decido di spostarmi ancora più a monte verso quella fraccia dove per la prima volta nella mia vita pescai un pesce (vedi sezione nella quale mi presento). E' sempre stato un posto quasi magico per pescare per quanto mi riguarda. Arrivo alla fraccia e subito mi accorgo di quanto sia rimasto un magnifico posto per gettare la lenza. Purtroppo la conformazione dello spot rende difficoltoso l'approccio a spinning. Corrente troppo forte ed acqua troppo agitata per una corretta presentazione, ma faccio comunque qualche lancio. Questo è uno spot dove la pesca a tocco regna sovrana e dove, anni fa, riuscii a salpare una fantastica trotona da quasi 1 kg con un bel portasasso!

Faccio un paio di lanci con un mepps n°2 dorato a paletta molto larga per sfruttare la corrente, ma la mia presentazione dura troppo poco per attirare pesci e quindi, a malincuore, salgo verso l'ultimo spot. La cascata del Ponte Oscuro. Dove tutto ebbe inizio!

Subito di lato alla fraccia sarebbe un buon posto per lanciare il cucchiaino, ma si rimane troppo vicini all'acqua e quindi i pesci sono già tutti spaventati. Con molta cautela mi inerpico e passo oltre verso l'orrido.

 

 Davvero un ottimo spot! Specialmente per la pesca al tocco.

 

Senza ombra di dubbio è lo spot più pittoresco di questo tratto di fiume. Chi conosce il Lambro solo come discarica di Milano non può nemmeno lontanamente immaginare che sia lo stesso corso d'acqua. Anche con le miriadi di vicissitudini (vedi morie di pesci dovute a scarichi abusivi alla fine del secolo scorso, ecc.) questo tratto di fiume resta fantastico. Qui è dove ho preso la mia prima trota eoni or sono! Per raggiungerlo passo per uno stupendo canalone con l'acqua cristallina che devo attraversare per forza di cose. Una moltitudine di troterelle fugge via insieme a qualche vairone e, alla fine, raggiungo lo spot.

 

 Meraviglioso non è vero? E' la cascata dell'orrido del Ponte Oscuro. Un luogo a mio parere stupendo.

 

Il luogo è fantastico...questa è la pesca. Non solo catturare pesci...c'è una pace assurda nonostante il rumore della cascata.

Chissa quali bestioni si nascondono là sotto! Con un paio di buone passate del mio artificiale (intanto ho agganciato un bel Mepps del 3 dato lo spot profondo e abbastanza dispersivo) catturo due belle trote. Una delle quali mangia in maniera davvero strana anche se non così insolita sui torrenti. Lancio il rotante in corrente sotto il grande sasso al centro della pozza e, mentre attendo la discesa qualche istante, la canna si piega all'improvviso! In pratica la corrent ha sollecitato la paletta del cucchiaino interessando la trota senza che io intervenissi col recupero!

Entrambi gli esemplari sui 28/30 centimetri. Niente di eccezionale, ma comunque stupende trote autoctone di altissima qualità che mi hanno impegnato a dovere!

 

Ecco le due belle trote agganciate al Ponte Oscuro! Due stupendi esemplari!

 

Guardo l'orologio e mi accorgo che purtroppo devo tornare sui miei passi. E' stata una mattinata stupenda. Tutte le trote sono tornate nelle loro tane e le ringrazio molto per il divertimento che mi hanno concesso.

Molta gente pensa che solo un pesce grosso può dare soddisfazione, ma non c'è soddisfazione più grande di catturare trote nate e cresciute liberamente in natura. Apprezzarle. Fotografarle...e rilasciarle. Guardarsi attorno. Godersi il panorama. Sentire i primi raggi sulla pelle e gustarti l'alba.

Grazie mille mio caro Lambro...e arrivederci!!!!!