I bass selvaggi del Lago del Segrino (con sorpresa)

23.08.2012 13:59

Eccomi qui dopo un po' di tempo in cui mi sono dedicato ad alcune uscite sul torrente a raccontarvi di una divertente battuta di pesca al Lago del Segrino. E' un pittoresco lago ad alto livello naturale. Le acque sono pulite ed abbastanza chiare. E' circondato da canneti e piante sommerse, erbai e banchi di alghe...insomma...regno di bass, reali e lucci. Molti vi praticano con successo anche il carp fishing.

Per pescarci è sufficiente essere in possesso della licenza governativa, della FIPSAS e del permesso giornaliero (10 euro) che viene rilasciato presso il bar Brianza (salendo dal lago verso Canzo, poco prima di entrare in paese , vi trovate il piccolo baretto sulla sinistra. Apre alle 7 di mattina, ma vi consiglio di prenderlo il giorno prima...).

Insomma è davvero un bel posto per pescare sia a livello paesaggistico, sia dal puro punto di vista ittico. L'unico problema è che per catturare dei bei pesci occorre veramente infilarsi in mezzo a boschetti, lanciare di sbieco evitando arbusti vari ed essendo molto coraggiosi nel lancio...ovvero, se abbiamo artificiali con antialga, bene, altrimenti dobbiamo rischiare...lanciare fra le cannette o gli erbai e manovrare con perizia la nostra esca ed essere pronti a letteralmente estirpare il pesce da intrichi vari di vegetazione. Il tutto però non rende l'azione di pesca struggente o noiosa, anzi! Mille volte un bass magari non gigantesco, ma di ottima qualità e sudato fino all'ultimo balzo piuttosto che vili repliche da cava (che comunque son divertenti dai...:D).

La domenica mi reco sempre a canzo con mia moglie a bere una aperitivo e mi sono procurato il permesso per andare a pesca, dopo diverso tempo, al lago del Segrino. Molti ci vanno a correre o a farci una passeggiata, data la bellezza del paesaggio. Ho sempre visto molti carpisti o comunque pescatori a fondo, ma pochi spinnerofili. Meglio così! La struttura del lago è chiaramente adatta ai nostri predatori e ci tenevo a provarci.

Conoscendo il luogo e sapendo di dover combattere contro erbe subacquee e cannette ho montato su un  buon mulinello 3000 dell'ottimo trecciato da 10kg per essere sicuri. Puntando prevalentemente ai bass e ai reali ho preferito non montare un cavetto d'acciaio terminale, scelta quanto mai infelice, data la buona presenza di lucci nel laghetto, anche se non di dimensioni gigantesche. Come artificiali mi sono preparato dei buoni rotanti Martin con ciuffetto da 6 e da 9 grammi, dei piccoli crankbait, qualche jerk, dei popper, degli spinnerbait, buzzbait, dei walking the dog, siliconici vari e delle buone rane di gomma antincaglio fantastiche fresche fresche di spedizione dagli USA (stupende!).

La pesca attorno a questo laghetto è veramente molto dinamica. Ci si sposta di continuo con un bel saliscendi dalle sponde per raggiungere l'acqua. Arrivo in loco alle sei meno un quarto. E' ancora buio e mi attardo ad ammirare gli ultimi riflessi della notte sulle  acque cristalline. Uno spettacolo. Il silenzio è totale. Solo qualche rana che gracida e lo sciabordare delle ondicelle sulla sponda. Le canne velano il lago di striature stupende color argento-luna. Avvicinandomi cautamente spavento due germani che rompono la magia prendendo rumorosamente il largo insultandomi con i loro quaqua innervositi.

L'acqua è cristallina ed opto per i colori naturali di un bello spinnerbait, data la brezzolina che sta accompagnando l'arrivo dell'alba. Faccio un paio di lanci e subito aggancio un bel persichello tutto pepe (più piccolo dello spinnerbait!) subito seguito da un altro. Entrambi rilasciati. Decido allora di provare un rotante Martin da 9gr per cercare in modo specifico i Persici Reali che sembrano così in attività. Lancio al largo e lascio calare l'artificiale sul fondo per poi iniziare il recupero lento e intervallato a piccole acelerazioni. Faccio una mezza costa del lago in una mezzoretta prendendo un buon numero di bei persichetti prima di prendere un primo pesce di taglia sui 30 centimetri. Un bel persico reale che si è fatto tentare dal mio Martin. Un attacco rapido e deciso e dopo delle belle fughe eccolo a riva.

Ecco un bel Persico Reale del Lago del Segrino.

Sono pesci stupendi con delle belle pinne color rosso arancio.

Intanto albeggia comincio a distinguere degli erbai al largo e propendo per la pesca a galla, incominciando a cercare finalmente i miei pesci preferiti. I black bass.

Pescare non è semplice. Gli stivaloni sono d'obbligo. Non è raro essere costretti a lanci difficoltosi con i piedi a mollo per raggiungere un cerchio d'acqua di un metro circondato da cannette...ma letteralmente pieno di bass!

Innumerevoli volte lancio e mi ritrovo in lenza un bel ramo o mi trovo a fare lo zig zag con il popper tra le cannette per evitare l'incaglio, ma tutto è ripagato dai bellissimi bass selvaggi presenti nel lago. Lottano davvero come dei pazzi! Niente a che vedere con quelli d'allevamento. Inoltre hanno una livrea fantastica che va dal verde/blu fino all'argento dell'addome. Non sono giganteschi, tutti sui 20-30 centimetri, ma comunque dei bei bass. Attaccano a galla che è un piacere ed oppongono una strenua resistenza. Fortunatamente il trecciato mi permette di recuperarli alla svelta prima che finiscano fra le canne o negli erbai.

Ecco uno dei torelli del lago!

Da un certo punto in poi gli spot del lago diventano ideali per la pesca finesse e in particolare per la wacky. Un bell'amo del 2 legato a palomar e un bel vermone lanciato nei pressi di cover, canne o alberi sommersi da veramente il massimo, a patto di non accontentarsi dei lanci facili. Infatti presto mi stanco di lanciare dove non rischio (e non prendo) nulla e provo ad addentrarmi nelle cannette per raggiungere spot nascosti, cerco di scorgere i bass in caccia e, con la massima precisione che mi riesce di usare, vedo di lanciare verso il pesce. E' veramente una pesca divertente e, come dire, avventurosa!

Eccone altri due. Scusate per la qualità delle foto, ma da solo e in condizioni di precario equilibrio ho fatto il possibile....XD

Completo il giro del lago e catturo altri due bei bass sui 25cm prima di arrivare nei pressi dell'auto parcheggiata la mattina e decido, stavolta con il favore della luce, di scendere al lago da un boschetto di cannette che tradisce la presenza di un bello spot per boccaloni che mi era sfuggito al buio.

Una mega ragnatela mi si appicica in faccia e io (che odio i ragni) terrorizzato ormai scivolo e finisco in acqua a gambe all'aria! Le sponde a volte sono veramente scosciese! Ripresomi arrivo all'acqua, finalmente, ed addocchio subito un bel bass appostato in mezzo a delle lunghe erbe acuatiche che fuoriescono dall'acqua.

Il lancio è difficoltoso. Davanti a me ho una canna con il tipico fiore a sigaro che sembra messa apposta per rompermi le scatole. Come se non bastasse, sopra di me incombono le fronde di un bel nocciolo pronto a rubarmi l'artificiale ed intorno al bass un gigantesco erbaio. In queste condizioni faccio un paio di lanci a vuoto. Posso solo pescare a wacky perchè non mi è possibile mettere in movimento alcun artificiale.

Finalmente la provvidenza mi aiuta e riesco a centrare il punto dove il bass è in caccia. Il trecciato resta un po' impigliato in una cannetta prima di liberarsi e, sotto il vermone, il bass già si precipita all'attacco, sicuro che in quelle condizioni non poteva essere un tranello, ma solo un pasto sicuro. Si sbagliava. Attendo un paio di secondi e ferro con decisione. Il bassettone compie subito un bel balzo alla pesce spada e poi si dirige come un missile nell'erbaio. Tira come un dannato e solo grazie al trecciato recupero con decisione e senza tanti fronzoli porto a riva il povero bass completamente avvolto da erbe acquatiche eradicate dal fondo grazie alla mia attrezzatura robusta. E' un pesce stupendo. Verde con una bella riga nera al centro della livrea, un bel mandibolone e grasso come si addice a un black bass di taglia. (Prima di rilasciarlo, faccio una tacca su un ramo per poterlo misurare poi. Si rivelerà 42cm!). Ritorno sulla sponda sicura e, prima di rilasciarlo, lo fotografo.

Ecco il ciccione! Anche qui, scusate la qualità, ma sono dovuto salire sulla stradina per scattare la foto prima di rilasciarlo e dovevo fare in fretta per il bene del pesce!

Una giornata stupenda con dei bass selvaggi stupendi come questi non poteva che finire con un bel tentativo con la mia nuova rana. Il luogo è adatto e la frog antialga mi permette di sondare anche gli erbai, senza essere costretto a lanci millimetrici nell'unico buco d'acqua accessibile come prima a wacky.

Monto la rana sul trecciato e lancio mirando nel bel mezzo dell'erbaio e, giustamente, il trecciato nel suo volo passa sopra la canna con il fiore a sigaro. Recupero velocemente per rilanciare. La rana arriva a penzolare sulla cannetta di fronte a me quando sento un rumore assurdo proventire dall'acqua. Riprendo in mano la mia rana, guardo in acuqa ed eccolo lì...un luccio che mi guarda incazzato nero! Ha visto la rana passargli sopra dal suo nascondiglio nell'erbaio ed ha cercato di afferrarla! E' davvero un bell'esemplare! Sicuramente oltre i 70 cm! Sene sta lì con quel becco e quei denti che aspettano solo di scattare su un'esca. E qui commetto l'errore più grave che un pescatore possa commettere. Rimetto in acqua la rana sopra il luccio che è lì che la aspetta...senza mettere prima il cavetto d'acciaio. La rana tocca l'acqua. Il luccio ruota i suoi inquietanti occhi e nel giro di un secondo mi ritrovo con il filo tranciato in mano che osservo la coda del bestio con in bocca la mia rana pagata una cifra che arriva dall'America. Sono un deficiente!!!

Non solo non ho catturato il bel luccio ma ho perso anche l'artificiale!! Mai pescare lucci senza il terminale d'acciaio! Dopo un poco il pesce comincia a masticare la mia esca e la sputa quasi subito. Riesco a recuperarla, fortunatamente pressochè incolume. Sono fabbricate con materiali fatti apposta per resistere a numerose abboccate. Ho l'amaro in bocca però. Un luccio! E proprio a fine pesca! perso come un cretino per colpa della foga. Se avessi pazientato e ragionato, ora sarei qui a riquadrare la foto di un bel bestione tutto da farvi ammirare. Hanno mascelle che non scherzano! Ricordatevi! Se solo rischiate di poter catturare un luccio sono d'obbligo terminale d'acciao, pinze e guanti. Hanno un morso che non scherza!

Un po' avvilito torno a casa...ma prima o poi ci tornerò...col cavetto e pieno di voglia di vendetta...che è un piatto che va consumato freddo (freddo come l'acciaio!).