A lucci al lago di Annone/Oggiono

10.08.2012 13:48

Premetto che è stata una battuta fallimentare. In ogni dove su internet si decantano i lucci presenti nel Lago di Annone, ma questa mattina sono rimasto abbastanza deluso. La pesca da riva su questo lago al grande predatore è oltremodo difficoltosa. Le sponde sono piene di canneti e i pochi spot disponibili presentano una sponda che affonda solo dopo diversi metri, con alte probabilità di incaglio, specialmente d'estate quando i lucci vanno pescati facendo lavorare molto lentamente i nostri rotanti sul fondo.

Incuriosito dall possibilità di pescare in un lago cosi tanto decantato su internet, mi procuro il permesso di pesca (vedi sezione itinerari per info) e decido di programare un'uscita.

Questa mattina, ore 5:20, suona la sveglia ed io, eccitatissimo, preparo il mio solito caffè ed apro le persiane verso il nuovo giorno. Il cielo è coperto e una leggera brezzolina fredda rende ancor più corroborante il liquido caldo che bevo.

Metto gli stivali in macchina, ripongo canna e borsetta porta artificiali nel bagagliaio, accendo la radio e poarto alla volta del lago.

Decido per prima cosa di tentare la fortuna in località Isella dove durante il giorno la penisola che da sul lago è gremita di pescatori. A quest'ora però non c'è praticamente nessuno e non è ancora salito il sole quando lancio il mio artificiale in acqua per inaugurare la battuta di pesca.

Ecco il primo spot affrontato questa mattina all'alba.

Il pesante rotante viaggia lontano ed inizio a battere a raggiera il primo spot. Non ci vuole molto e porto a riva un bel mazzo di arbusti acquatici. Solo grazie al trecciato da 10 kg e alla mia Shimano Force Master riesco a non lasciare sul fondo l'artificiale.

Nonappena il sole sale un poco mi rendo conto della situazione. Il fondale è troppo basso per praticare lo spinning in modo fruttifero. Il rischio di incaglio è grande ed al largo ci sono numerose piante acquatiche. Ottimo rifugio per lucci e bass, ma affrontabili solo con siliconici a texas antialga o con esche di superficie. Essendo però estate e puntando il luccio ho solo ondulanti e rotantoni, che vanno recuperati lentamente e sul fondo.

Pesce ce n'è. Vedo alcuni bei cavedani, dei piccoli persici sole e alcuni reali oltre alla solita minutaglia, ma di lucci neanche l'ombra. Non è la tecnica giusta da praticare in questi spot, dove invece dovrebbe essere molto divertente pescare da natante, lanciando verso riva, insidiando bass.

Raggiungo l'auto e decido di spostarmi dalla parte opposta del lago in località Annone. Ci vogliono circa dieci minuti di auto e raggiungo il luogo di pesca.

Lascio l'auto in altoal paese e mi dirigo a piedi verso il lago. Osservandolo dall'alto lo specchio d'acqua è molto bello e interessante, ma sono piuttosto scettico sulla possibilità di pescare da riva il luccio sperando di prendere qualcosa. Si vede che gli spot da riva sono pochi e i numerosi canneti denotano la sicura presenza di predatori come lucci e bass, ma insidiabili solo da natante.

Non mi lascio però abbattere dalla situazione e mi godo il panorama (spettacolare) che il luogo mi offre. Il sentiero che porta al lago è lungo circa cinquecento metri ed è circondato da boschetti e tratti aperti a radura. In una di esse tre fagiani pedonano via spaventati da me. Il maschio lancia il suo canto e si invola. Il sole sta salendo e comincia a riscaldarmi piacevolmente. Anche se molto probabilmente sto pescando senza barca, con artificiali troppo grandi (grandi aspettative?) e con una tecnica non propriamente adatta alla morfologia delle sponde io sono comunque felice. Una passeggiata all'aria aperta e certi panorami che solo la pesca può donare rendono il cuore più leggero e l'umore più felice.

Il panorama al lago di Annone all'alba...

Raggiungo il lago e batto i tre spot realmente pescabili da riva apprezzando più il panorama che altro. Lucci neanche l'ombra. Il lago è pieno di minutaglia, ma a queanto pare i predatori non abbondano (qualche ripopolamento sensato no eh?). Mi pento di non essere venuto a canna fissa con un bel galleggiante leggero e qualche bigattino, ma volevo, desideravo un bel becco...pazienza. Ora so che senza una barca qui è meglio venire a gobbini.

I miei pensieri vengono interrotti da un leggero sussultino della canna. Nulla, penso, sarà la solita alga...recupero...e vedo che il filo si muove a zig zag e il rotante del 4 pesa un poco di più del solito. Con mia grande sorpresa mi accorgo che attaccato all'artificialone da lucci, con tanto di terminale di acciaio assicurato al trecciato super resistente c'è un tanto piccolo quanto agguerrito persichello reale che mi guarda con sguardo incazzato. Incredibile. L'esca è più grande di lui, ma l'ego spropositato di questi pesci fa loro compiere azioni assurde. E' comunque un bel pesciolino, con la livrea perfetta e delle belle punticine sul dorso.

Ecco qua quel pazzerello cosa si voleva mangiare...

Con estrema cautela slamo il piccolo persico reale lo rimetto in acuqa dove scatta via come un proiettile.

Che mattina strana...pensavo di pescare grossi lucci e guarda un po' cosa va ad abboccare. Faccio altri due tentativi a galla, tanto per evitare le alghe sommerse, poi mi rassegno. E' un lago stupendo, sicuramente pieno di pesce, ma senza natante penso sia molto difficile catturare lucci.

Tornerò magari con un'attrezzatura più leggera alla ricerca di qualche persico (un po' più grande del nostro cuor di leone magari!) e di qualche avventura in più.

Ringrazio comunque il piccolo che ha abboccato. In un modo o in un altro mi ha fatto sorridere e mi ha reso più sereno...e non è questo che cercavo?

Alla prossima!