Tecnica estiva ultraleggera in torrente - una tecnica speciale nata su un fiume speciale

12.08.2012 15:31

Una tecnica che amo particolarmente e che è molto anomala, dato che è dedicata a torrenti di montagna con attrezzature in pratica quasi da acque ferme, è quella della pesca ultraleggera con esche naturali.

Anni e anni or sono mi recavo a pescare in pratica quotidianamente sul fiume Lambro che, oggi più di ieri, nel periodo estivo ha una portata ridotta al minimo, acque chiarissime e pesci che notano tutto e subito.

La maggior parte dei pescatori (compreso il sottoscritto) si recavano alla ricerca delle trote con le solite montature al tocco, fili importanti, grandi piombature, annessi e connessi. Con zero risultati, se non pochi.

Notavo che i pesci, nonostante l'utilizzo di lunghe canne teleregolabili, venivano disturbate dalla piombatura importante delle corone della pesca al tocco, resa inlotre particolarmente complicata, per non dire impossibile, dalla corrente ridotta al minimo a causa della scarsità dell'acqua. Gli ami troppo grossi venivano facilmente notati, così come le grandi lenze madri.

Con il mio socio Alfredo allora ci siamo seduti a tavolino ed abbiamo studiato la situazione arrivando alla semplice elaborazione di una tecnica che, a mio modesto parere, è applicabile ad ogni caso in cui i pesci sono molto nervosi, mangiano malvolentieri,il fiume ha poca acqua molto chiara ed è facilissimo disturbare le trote ed essere notati vanificando l'azione di pesca.

Innanzi tutto occorre recarsi a pescare molto presto alla mattina. Cercare di concentrare l'azione quando c'è la minima pressione possibile. Procurarci se possibile esche in loco. Portasassi, vermi d'acqua, etc. Altrimenti camole del miele e piccoli vermi di terra andranno benissimo.

Vi servirà una canna molto morbida, sui 4-5 metri (dovremo lanciare una lenza leggerissima a grande distanza), un mulinello 2500 andrà benissimo a patto di essere ben fluido e con una buona frizione caricato con un ottimo fluorocarbon dello 0,10-0,12 (al massimo 0,14 se le trote presenti sono di ottima taglia).

Fate in modo che il mulinello sia carico al massimo possibile. Fino al limite. Un mulinello caricato correttamente permette lanci più lunghi e recuperi più precisi.

Niente lenza madre e terminali. Meno si mette in acuqa, meno c'è da vedere per le furbe trote. Si monta tutto direttamente sul filo.

Utilizzate galleggiantini da acqua ferma o corrente lenta da 1gr - 1,5gr massimo a gambetta metallica, amini senza ardiglione dell'8 (a gambo lungo se usate lombrichi e a gambo più corto se invece innescate camole e portasassi) e piombate con un solo pallino spaccato (0,80 grammi se usate un galleggiante da 1gr e 1,2 grammi se usate quello da 1,5gr). In casi di estrema chiarezza dell'acqua e di corrente praticamente ferma potete scendere a monofili dello 0,10, galleggiantini da 0,75gr e amini del 10. Badate di piazzare il piombino a una ventina di centimetri dall'amo.

L'innesco deve essere il minimo possibile. Una ed una sola piccola camola, un piccolo lombrico o un portasassi (meglio) a coprire perfettamente l'amo.

Ovviamente quando l'acqua è poca nei fiumi si concentra la nostra azione di pesca alle buche più grandi e profonde, dove i pesci trovano portata sufficiente per sopravvivere.

Cercate di lanciare da una distanza il più lontana possibile. La flessibilità della canna vi aiuterà a lanciare più lontano. Indirizzate verso quel poco di corrente che rimane e attendete...se il pesce c'è non ci metterà molto ad abboccare. Se usate lombrichi, lasciate mangiare un attimo di più prima di ferrare...poi fate attenzione. Se il pesce è di taglia, non forzate! Il filo capillare non lo permette. Tarate bene la frizione!

E' una tecnica di finezza, molto divertente che dona ottime soddisfazioni. Quante volte molti pescatori con unbel cappottone pescando pesante, mentre così voi catturerete con un metodo sportivo e fruttifero.

Buon divertimento!

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